Viva la dieta mediterranea

Pasta e vino l’accoppiata vincente, parola di Calabrese

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Il pasto ideale? Un piatto di pasta e un bicchiere di vino. Volete un pranzo leggero ma gustoso? Volete sentirvi lo stomaco soddisfatto, ma non appesantito? Mangiatevi un piatto di pasta e bevetevi un bicchiere di vino. La ricetta della salute è del medico nutrizionista Giorgio Calabrese, presidente nazionale Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino) oltre che noto volto televisivo.

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Durante un incontro organizzato a Parma da Onav e Accademia Barilla, Calabrese, che da sempre ribadisce le eccelse qualità della dieta mediterranea, si è concentrato sul rapporto tra pasta e vino, ma ancor di più sul mangiare bene: «Il tema del cibo è molto articolato ed è necessario pensare in termini di corretta alimentazione, non di dieta al fine di dimagrire». Per questo, l’accoppiata pasta e vino a pranzo è l’ideale, perché «la pasta, con fibre e amido, trasmette anche una sensazione di sazietà e il vino è una soddisfazione edonistica, con un corretto apporto nutrizionale.»

Un piatto di spaghetti (da 80 grammi) condito con della salsa di pomodoro apporta circa 350 calorie. Un bicchiere di vino da 200 cc circa 140. In totale, meno di 500 calorie: l’ideale per un manager (ma anche per un impiegato) che vuole mangiare qualcosa di gustoso ma mantenersi leggero per un pomeriggio di lavoro. Ovviamente è bene stare attenti al sugo. Se vegetale e con poco olio, l’apporto calorico non è troppo alto.

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Il vino, ovviamente và bevuto con moderazione e solo quando si è adulti. Si dice sempre che noi beviamo l’acqua ma gustiamo il vino, perché è un vero e proprio alimento: contiene almeno seimila sostanze conosciute. Nel rosso ci sono, di solito, più polifenoli e meno solforosa, ma anche il bianco va bene.

Calabrese parla per una corretta alimentazione, non solo alla necessità di dimagrire. Le diete iperproteiche tolgono la benzina alla macchina umana, ovvero i carboidrati. Dopo qualche settimana, la macchina si ferma e il corpo non stà bene. A volte già dopo soli quindici giorni.

Per mangiar bene, l’equilibrio tra gusto e alimentazione corretta è un fattore culturale, che deve essere proposto fin dalle scuole. Sono necessari corsi di educazione alimentare che mostrino ai bambini il cibo e i luoghi dove viene prodotto. Le persone oggi mangiano meno ma non dimagriscono perché non prestano attenzione all’aspetto nutrizionale. Di certo le diete iperproteiche non sono la soluzione corretta e l’Italia ha molto da insegnare, con la sua tradizione gastronomica.

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