Toscani…. chi sei?

Alla faccia di Toscani, sono orgoglioso di essere veneto.

Ultimo capolavoro di Oliviero Toscani, fotografo. Se l’è presa con un popolo che gli ha dato fama e schei. (leggi Benettòn, con l’accento sulla “o”)

Il fotografo, a la La Zanzara, dixit: “ I veneti sono un popolo di ubriaconi, alcolizzati atavici, i nonni, i padri, le madri. Poveretti i veneti non è colpa loro se uno nasce in quel posto, è un destino. Basta sentire l’accento veneto: è da ubriachi, da alcolizzati, da ombreta, da vino”. Quello veneto, caro fotografo, non è un accento. Il veneto è una lingua, usata più o meno da mille anni.

Fotografo, è vero che i veneti hanno una predisposizione per il vino, difatti esportano milioni di bottiglie di Prosecco in tutto il mondo e tutto il mondo ha definito l’Amarone, tanto per citarne un altro, il re dei rossi. Taciamo altri nomi. Questo per cominciare, ma sappia fotografo che

Elena Cornaro, veneziana nata nel 1646, fu la prima donna laureata al mondo.

– Il canale di Suez fu progettato dai veneti nel XVII secolo

– La costituzione e la giustizia americana è dichiaratamente ispirata alle leggi della Serenissima (Benjamin Franklin si intrattenne a Venezia per quasi un anno). L’architetto Andrea Palladio, vicentino, è un padre della patria USA.

– Il primo orologio a ingranaggio fu fatto a Padova.

– Il pianoforte fu inventato a Vicenza nel XVIII secolo.

– La parola più diffusa al mondo è Ciao, una parola veneta.

– Il primo stato al mondo ad abolire la schiavitù, ufficialmente, fu la Serenissima nel XVI secolo.

– Molti tra i più grandi artisti del Barocco e del Rinascimento erano veneti. Ricordiamo al fotografo: Tiziano, Giorgione, Canaletto, Tintoretto, Bellini, Mantegna, Veronese e molti altri che non citiamo per non annoiare.

– Il famoso Galateo fu scritto nell’abbazia di San Eustachio del Montello a Treviso; Galateo che il fotografo non conosce.

Io non saprei come reagire alle parole del dottor Oliviero (sarà poi dottore?), riporto parole dette da altri: slogan veneto “Je suis imbriagòn” tanto per cominciare, “Tra ti e gnente a zena (pronuncia zena con tz) l’è istesso, se resta sempre con la fame”. La più bela me par quela de Zaia: “Prima de parlar, tasi”

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