L’insegna in dialetto, parla chiaro.

Qui – negli spazi che un tempo ospitavano un convento e in seguito una bella, cascina lombarda – tra le sale in pietra e legno con gli arredi di pregio, chef Silvano Zappa ed il suo collega chef Daniele Caleffi preparano le specialità tipiche lombarde . E da coppia di valore, lo fanno in modo molto interessante.

A pranzo c’è un menu del “Mezz dì” a 25 euro. Alla carta, la conferma che qui si mangia bene la avrete dagli antipasti (€ 12,50), tra cui sono molto ben realizzati il tortino di melanzane alla parmigiana pomodoro fresco e mozzarella di bufala o il flan di Parmigiano e ricotta carciofi e prosciutto di cinghiale.

Primi (€ 12,50) e secondi (€ 16,50) – Riso, con ottime interpretazioni di risotto (con il vincolo del solo per due, però) tra cui spiccano quello allo zafferano e quello ai porcini e quello ai mirtilli e mentuccia. Pasta con mezzi paccheri ai gamberi e pescatrice broccoletti olive e pomodorini. La bandiera del ristorante è “la costoletta di vitello alla milanese” ma non son da meno la scaloppa di branzino alle erbe, spinacini alla crema capperi e limone e l’ossobuco di vitello ai funghi e gremolata di zenzero con la polenta. Buoni i formaggi, con caprino fatto in casa “olio e pepe” con carpaccio di pere e foglie di rucola. Tra “i dulz” (€ 7) tarte tatin con mele caramellate e gelato al fiordilatte e salsa alla vaniglia Bourbon e bignolata allo zabaione e nocciola tegamino in fonduta calda al cioccolato.