La Milano di Bonardi
Paolo Massobrio | 13-02-2017
Il negozio di viale Umbria è la boutique del gusto ideale
Se sei nato a Milano non c’è niente da fare: hai qualcosa che non riesci a scacciare. Ed è quel tira e molla che hai nella psiche: Milano ti attrae, ma poi vuoi andare via, fino al prossimo richiamo. Anche Lucio Dalla aveva cantato Milano, non la Milano da bere, ma la Milano sempre vicina al Natale. Eh già…
Viale Umbria, dove c’è la trattoria Masuelli (il Pino è del mio paese). Ma in viale Umbria, soprattutto, al numero 27, sulla strada che conduce all’ingresso dell’A7, c’è la Gastronomia Bonardi (tel. 02 5516787). E questo non è un indirizzo qualsiasi, ma proprio l’essenza del mestiere di selezionatore di cose buone, che poi ti cucina i suoi piatti.
Ecco, ci fermiamo lì, come abbiamo fatto anche altre volte, almeno 4 o 5 in un anno. Questa volta ci immaginiamo un cenino a casa, coi mondeghili di Piero (ma bravissimo è anche il figlio Marco scrupoloso selezionatore di vini). Poi un involtino fantastico con il cuore di carciofo, un salmerino marinato e condito con le cipolle e il pepe in grani, le ali di pollo fritte col curry, e anche due fette di salame che lui si fa fare apposta, anzi lo fa praticamente lui, da un norcino di Cremona (fantastico, ha la forma di una soppressa veneta, ma una pasta più morbida, molto equilibrata). Ci facciamo dare anche la purea, da manuale, e una specialità di stagione che sono delle cime di rapa selvatiche saltate in padella. Altre volte avevo preso la sua paella, il coniglio, altri tipi di involtini. Ma se una sera volessi portarmi a casa una degustazione di formaggi toccherei il cielo con un dito. E quella volta chiederei loro di consigliarmi una bottiglia dalla ragionata selezione che hanno.
La gastronomia Bonardi è un negozietto raccolto, ricco di cose buone, che non può permettersi di avere banalità: ogni cosa deve essere ai massimi livelli.