A Biella presso Cittadellarte, sede della Fondazione di Michelangelo Pistoletto, alla scoperta di Let Eat Bi.
Il periodo delle vacanze è quello più adatto per riflettere, per lasciare spazio ai nostri pensieri mettendo da parte per un po’ i problemi quotidiani. Niente di meglio quindi, di andare alla scoperta di idee, iniziative, eventi che ci aiutino “a volare alto”, arricchendo così le nostre conoscenze su cibo e dintorni, non esclusi anche aspetti che potremmo definire filosofici.
Parliamo così, della città di Biella e della Cittadellarte – sede della Fondazione di Michelangelo Pistoletto, artista di fama internazionale ed esponente del movimento artistico Arte Povera – alla scoperta di Let Eat Bi.
Sul territorio biellese, denominatore comune sono il cibo e la cura della terra, del paesaggio sociale e naturale e lo scopo è di favorire un meccanismo virtuoso di solidarietà e di inclusione sociale.
Tre sono le colonne portanti del progetto: la Coltura, attraverso il catasto sociale, piattaforma in progress degli orticoltori/produttori aderenti, come strumento per facilitare il recupero di terreni incolti con la formula “lavoro condiviso”; la Cultura, attraverso l’attivazione dell’Accademia Verde, basata su percorsi formativi e teorico/pratici nell’ambito di un programma annuale che ha lo scopo di incentivare la tradizione enogastronomica locale e la condivisione dei saperi; infine, la Convivialità, attivando luoghi di socialità e aggregazione intorno al tema del cibo sano e della terra.
Una delle iniziative avviate da tempo e ormai consolidate è il mercatino di Let Eat Bi, un punto vendita aperto a Cittadellarte tutti i mercoledì dalle 10e30 alle 13e30 (anche per tutto il mese di agosto) dove, in una casetta di paglia i produttori presentano direttamente la propria merce: frutta, verdura, formaggi, conserve, confetture, miele, vino e molte altre specialità.
Let Eat Bi crea eventi all’insegna del gusto e del “mangiar sano” e coinvolge numerosissime persone all’assaggio di caprini e yogurt de La Crava Cuntenta di Masserano; frutta e verdura de L’Orto da asporto di Cerrione; il Vino del Sorriso, prodotto da L’Associazione Ti Aiuto Io – onlus, una realtà di volontariato che ha realizzato il progetto di recupero di un antico vigneto coinvolgendo esperti , volontari e persone con disabilità per produrre insieme un vino speciale; verdure, erbe aromatiche, legumi e uova dell’azienda agricola Riunci in sù di Salussola; succhi di frutta e confetture del Frutteto di Bersej di Portula; una bella varietà di prodotti a base di canapa dell’azienda Green Italy; l’olio di noce e gli aceti dell’azienda agrituristica Oro di Berta di Castagnea; il miele del Terzo Paradiso a cura dell’apicultore Massimo Capellupo.
Tutto descritto giustifica una interessante gita fuoriporta con, magari, qualche interessante acquisto.