Un giorno ho notato su una rivista, credo “Civiltà del bere”, un itinerario guida per le valli piacentine. Le ho percorse tante volte, ne sono innamorato, sempre però in modo improvvisato. Il percorso che giro ai miei lettori, mi sembra giusto, completo e esaustivo della bellezza dei luoghi.
Tidone, Trebbia, Nure e Arda sono le valli che rappresentano il cuore verde di questa terra. Dalla pianura alle alture e ai boschi è tutto un susseguirsi di piccoli paesini che offrono botteghe da gran gourmet, spesso, sconosciute ai più. Ristoranti e agriturismo per dimenticare i rumori della città. E, cosa non da poco, ovunque un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Non c’è una valle che primeggi sulle altre, sono tutte belle. Le quattro valli principali Tidone, Trebbia, Nure e Arda, solcate dai rispettivi torrenti, offrono ciascuna paesaggi rilassanti, dove la natura ha ancora spazio per esprimere le meraviglie di alta collina: boschi silenziosi, torrentini e cascatelle, specie nella parte più alta del piacentino, quella appenninica, da cui prendono origine le acque dei torrenti che affluiscono nel Po.
Percorrendole, si trovano borghi medioevali e paesini da scoprire a piedi, che racchiudono sorprese inaspettate. Pace e natura costituiscono il filo conduttore del viaggio nelle colline della DOC dei Colli Piacentini che ha come primo luogo di sosta, procedendo da ovest ad est, Castel San Giovanni, in piena pianura e come ultimo, Vernasca, quasi al confine della provincia di Parma.
Castel San Giovanni. Agli inizi di c.so Matteotti, la via che porta alla piazza del mercato, si trova la Bottega della Bontà, gestita da Marisa Folino e da Milena Marangon, allevano maiali in proprio e si appoggiano per la confezione dei salumi a un piccolo salumificio esterno, da loro controllato; offrono le tipiche specialità piacentine e interessanti tipologie da cuocere, cotechini e zamponi artigianali, da prenotare nel periodo natalizio. La pasta è fatta in casa così come i tortelli che qui hanno una sola coda.
Procedendo verso Ziano ci si inoltra nelle colline dove si raggruppa la maggior produzione vinicola dei Colli, il che ha portato ad un fiorire di osterie, trattorie, agriturismi con ristoranti e locande. Nei pressi di Ziano troviamo l’Agriturismo Il Negrese. La trattoria è di vecchia storia, mamma Angela è in cucina, la figlia Annalisa segue la sala. I primi piatti sono un vanto della casa, sfoglia sottilissima e sughi leggeri. I secondi sono ben curati con l’immancabile coppa al forno e qualche chicca realizzata da Annalisa. Tra le particolarità, un forno a legna dove si cuoce il pane e alcuni piatti, tra cui il brodo vero, preparato come da tradizione, tutti i giorni. Ci si può fermare a dormire.
Spostandosi a Vicobarone, lungo la provinciale, è il caso di fermarsi alla Macelleria Salumeria Gambazza, nota per i salumi naturali di produzione propria. In negozio si possono trovare anche tagli di carne fresca di maiale e di bovini. Essendo bottega di paese, vende anche pane e pasta fresca.
Ritornando all’agriturismo e muovendosi in direzione Piacenza, si supera Borgonovo Val Tidone per scorgere, dopo pochi chilometri, il Caseificio Sociale Val Tidone. Nel negozietto si possono acquistare grana e ricotta di loro produzione, più alcuni formaggi di caseifici confinanti, selezionati.
Ritornando a Borgonovo e prendendo verso la collina, a Corano di Borgonovo si trova il Ristorante Le Proposte. La titolare con la figlia Manuela interpretano le ricette della tradizione in modo piacevole e leggero. Ottima la carne dei volatili come l’oca con le mele e l’anatra muta con ciliegie o fichi. Con la bella stagione si mangia all’aperto godendo della rilassante vista sui verdi rilievi appena accennati delle prime colline.
A breve distanza, sempre in direzione sud, e seguendo la statale 412 della Val Tidone, si scopre a Strà, frazione di Nibbiano, lo storico Salumificio Grossetti, uno dei più antichi del piacentino. Nella sua offerta spicca la linea di prodotti della tradizione con la pancetta campagnola che può arrivare a 12 chili, il salame gentile e il giambotto cui si aggiungono il lardo e il culatello.
Sempre in zona, a Trevozzo, si può acquistare presso la Macelleria di Carlo Braga, la carne di bovine selezionate dal proprietario, provenienti da allevamenti locali e alimentate come una volta, stalle che ospitano non più di 10/15 capi. D’inverno ha qualche bue per il bollito. Il proprietario è un purista, solo tagli di carne, niente semipreparati.