LAGO DI GARDA

E’ in vista dell’EXPO 2015 che vogliamo dare un contributo alla conoscenza del nostro bel lago, facilmente raggiungibile da Milano.

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Il lago di Garda possiede tre talenti  non asportabili e clonabili: la bellezza della natura, il clima mite, la propensione all’ospitalità dei suoi abitanti. Nelle sue acque e sulle sue rive si lavora sodo per valorizzare i prodotti  dell’ittica e dell’agricoltura di qualità, continuando una tradizione che vuole come protagonisti l’olio, il vino e il pesce che, oltre a fornire le varie cucine dei ristoranti di tutti i paesi rivieraschi, con il coregone varca i confini e fà la sua comparsa come certezza di qualità, in Svizzera e in Austria.

La popolazione gardesana vuole essere protagonista sul proprio territorio e con il lavoro quotidiano, su una barca, in campo, in cucina, si adopera con caparbietà per interpretare la storia, il gusto e la passione per il Garda.

imageAlle soglie dell’EXPO 2015 dedicato alla nutrizione, la popolazione gardesana ha la consapevolezza che mangiare è un atto culturale, così al seguito di questa piccola introduzione, faremo nomi e daremo indirizzi di ristoranti capaci di interpretare al meglio questa cultura e di trasferirla nei piatti insieme all’eccellente qualità.

Il territorio del Benaco gode di un microclima unico che evidenzia le caratteristiche di mediterraneità, ciò ha permesso la nascita di colture come quella dell’ulivo, della vite e dei limoni e la persistenza nelle acque, di una vastissima varietà di pesci. Le risorse enogastronomiche, paesaggistiche, artistiche e culturali, costituiscono il capitale non delocalizzabile e mettono in evidenza un patrimonio fatto di luoghi ed esperienze che ampliano l’universo sensoriale di chi cerca.

Cominciamo con una ricetta tipica: Coregone all’acqua pazza

Ingredienti: pomodorini dolci a piacere – sale, olio evo, rosmarino e prezzemolo – 2 spicchi d’aglio – una manciata di capperi in salamoia – basilico – vino bianco

Soffriggere i due spicchi d’aglio (vanno tolti prima di mettere in padella il pesce), aggiungere poi i pomodori tagliati a dadini, dopo qualche minuto, sfumare col vino bianco, aggiungere una manciata di capperi e una tritata di prezzemolo. Lasciar cuocere ancora qualche minuto e aggiungere i pesci ben puliti e sgocciolati, lasciar cuocere fin che si vede l’occhio diventare bianco, bianco, sfumare ancora con un po’ di vino bianco. A pesce cotto, appena prima di servire, si possono aggiungere dei pinoli. Da ultimo, in fine, aggiungere a freddo ancora un po’ di prezzemolo tritato e di basilico.

 

 

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