In questi giorni di gran caldo, l’unica cosa che mi disseta è la limonata. Me la preparo da solo, in casa, succo di due limoni in un grande bicchiere da birra e aggiunta di acqua minerale senza gas, non dimenticando mai un fondo di ghiaccio.
Bisogna berla piano, piano, ti rinfresca e ti disseta a lungo; le altre bibite industriali che si moltiplicano in frigo, zuccherine, piacevoli, invitano a bere in continuazione, la limonata, fai da te, non ti tradisce: toglie piacevolmente accaloramento e sete.
Per caso mi è capitato di leggere un articolino su “Melaverde” che spiega tutta la storia della limonata. Pare infatti, che la prima limonata della storia sia stata servita in Francia, a Parigi, addirittura il 20 agosto 1630. Si trattava di una bevanda creata con succo di limone e aggiunta di acqua minerale con bollicine prelevata da una fonte naturale.
Nel 1700, le industrie di acqua minerale iniziarono ad espandersi in diverse località europee, in Germania, Francia, Inghilterra e Svizzera e alcuni dei loro prodotti contenevano parte di succo di limone.
Nel 1788, poi, venne inventata una macchina per produrre l’acqua minerale artificialmente, addizionando l’anidride carbonica. Fu il primo passo verso la produzione industriale della limonata gassata: il mercato accolse con favore questo drink frizzante e dissetante, decretandone un enorme successo.
Consiglio per esperienza: una buona limonata meglio farsela da soli e magari preferendo acqua minerale senza gas.