Gli spumanti, con buona pace di chi li considera ancora un prodotto su cui puntare ma con moderazione, sono stati la leva dell’export italiano negli ultimi anni e la tendenza non sembra destinata ad arrestarsi.
Parliamo di Canada, dove crescono consumi e consumatori di bollicine in modo esponenziale. Negli ultimi 10 anni il numero di consumatori di bollicine, è cresciuto di 1,8 milioni di persone, tendenzialmente di nuove generazioni. Nel primo trimestre 2019, sono stati esportati in Canada spumanti italiani per ben 7,1 milioni di euro, dati Wine Intelligence, e l’Italia si conferma al vertice assoluto davanti a Francia e Spagna.
Parallelamente si riscontra una crescente disponibilità a spendere qualche dollaro in più per una buona bottiglia, sia nel consumo domestico che nel fuori casa.
L’Italia della grande spumantistica ha molto spazio per crescere con le sue identità di Metodo Classico. Bisogna solo dare slancio alla tradizione di tanti piccoli produttori di bollicine top di gamma.
Non dobbiamo vincere perché costiamo meno ma perché abbiamo le carte in regola per raccontarci al meglio.