Funghi e Vino

Funghi e vino, un binomio che dovrà fondere sensazioni organolettiche molto differenti.

Abbiamo già avuto modo, in precedenti articoli, di considerare i funghi alla stregua di soli aroma e sapore in quanto l’apporto calorico del fungo è pressochè nullo (poco più di 20 calorie in 100 gr).

In quanto aroma, il fungo offre un sapore asciutto e amarognolo, che dissuade dall’accompagnare un piatto di funghi con vini rossi, in quanto il tannino presente in questa varietà di vini esalterebbe ancor più il gusto di fondo amarostico,  accompagnamolo pertanto con vini morbidi bianchi o rosati, non eccessivamente strutturati.

Volendo fare qualche esempio, ad un’insalata di funghi accosteremo vini bianchi freschi come ad esempio un pinot bianco o un cortese di Lugana, mentre se ci accingiamo ad assaporare dei funghi preparati a minestra o trifolati, il più indicato è un vino aromatico come un Gewurtztraminer e con i funghi fritti verseremo invece un Lugana Brut, le bollicine puliscono il palato.

Discorso un po’ differente se invece di funghi che crescono sopra il terreno, usiamo quelli un po’ più preziosi che crescono sotto terra: i tartufi.

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I TARTUFI, non vanno mai assaporati da soli, vanno sempre accompagnati ad alimenti che ne esaltino gusto ed aroma, i piemontesi asseriscono che la vera morte del tartufo è il formaggio stagionato o l’uovo.Per uova e tartufo potrebbe risultare appropriato una Ribolla della Valtellina o un poco conosciuto Timorasso dei colli tortonesi, vini morbidi e profumati. Nel caso di un primo piatto a base di tartufi potremo, unica circostanza, utilizzare dei rissi complessi e di buona struttura; a titolo di esempio, ricordiamo che il tartufo bianco d’Alba si accompagna molto bene ad un Nebbiolo o addirittura ad un Barolo.

Consigliamo di non lesinare mai sulla qualità dei vini che accompagnano il tartufo; ricordiamo che il tartufo è un ingrediente di pregio e molto costoso, si merta pertanto un vino di pari nobiltà.

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