Senza entusiasmo non si è mai compiuto niente di grande
Con la ripartenza delle fiere internazionali in presenza riparte l’entusiasmo per l’export del vino italiano.
di Lavinia Furlani
Sono molti i manager e gli imprenditori che in questa settimana ci hanno riportato commenti a caldo dopo la loro presenza a Vinexpo Paris.
Tanti visitatori, tanti importatori, ma soprattutto un fermento che da anni non si respirava.
Un fermento che ha prodotto un sano entusiasmo, a prescindere dal business. Una sorta di iniezione di fiducia.
Affrontare la vita con entusiasmo equivale ad avere una visione positiva delle cose.
Alzarsi al mattino e guardare al nuovo giorno con passione è come caricare le pile ed essere più disposti ad affrontare ogni situazione, fare un pieno di energia che ci aiuta a perseguire i traguardi che ci prefiggiamo.
Essere entusiasti è come avere dentro una grande forza irresistibile, che ci muove e ci fa agire. Alla lettera, entusiasmo significa essere pieni di Dio, ovvero pieni di qualità.
La nostra vita è fatta di tanti piccoli problemi che si presentano a noi senza sosta e che richiedono una soluzione. L’entusiasmo può essere paragonato al calore, al fuoco che fonde i vari ingredienti, li amalgama e li valorizza, cosicché il risultato finale sia ottimale.
Avere trasporto, avere slancio, avere impeto è avere fiducia. Fiducia nella vita, che l’entusiasta vede come immensa riserva di opportunità, come un mare di sollecitazioni sempre nuove e affascinanti.
Fiducia nelle proprie capacità, che per l’entusiasta sono risorse da utilizzare al meglio e da incanalare in mille progetti. Fiducia negli altri, che per l’entusiasta sono da coinvolgere nella grande avventura dell’esistenza. Fiducia nel mercato e nelle opportunità per lo sviluppo del nostro vino italiano.
Tuttavia, un eccesso di fervore può essere un limite. La cosa più difficile è il saper congiungere ragione ed entusiasmo; la ragione ci spinge a vedere le cose come sono; mentre sotto la spinta e l’impeto della passione a volte modifichiamo la realtà e facciamo cose apparentemente prive di ragione. Se la sola ragione ci porta spesso a staccarci dalla vita, solo un equilibrio fra ragione ed entusiasmo ci permette di affrontarla in modo pieno, senza tuttavia stravolgerla.
È importante che la foga non si risolva in una spinta iniziale che poi si disperde; per questo è bene che essa sia accompagnata dalla costanza, che permette di portare a termine ciò che abbiamo iniziato e di mantenere sempre viva la motivazione.
Dipende da noi. Non dimentichiamo, però, che l’entusiasmo non ha età, non ha sesso e non richiede requisiti particolari. E la sua assenza rende tutti gli altri talenti superflui.