CHATUS, Nebbiolo di Dronero, il più blasonato dei Nebbioli, altrimenti detto di montagna, abitava in collina, aveva un’idea fissa, conoscere la BARBERA, che però abitava in pianura. Non sapeva come poter fare, chiese allora consiglio ad un amico nella persona del prof Dalmaso, il quale si offerse volentieri di accompagnarlo ed a creare un incontro (vedi incrocio).
Su consiglio dell’amico professore, CHATUS, in una notte di plenilunio si strutturò, si curò, si agghindò con eleganza e dolce, equilibrato, morbido, profumato scese in pianura.
La BARBERA lo attendeva da molto tempo e incontratolo, fu amore a prima vista. I due non vollero perdere tempo, anche perchè, l’alba li avrebbe costretti a ritornare nei propri habitat. Il desiderio represso per troppo tempo, aprì le porte ad una notte d’amore, di passione e di piacere senza freni. Si amarono follemente, si innestarono e da quell’unione nacque ALBAROSSA, che materializzò in sè tutte le caratteristiche dei genitori.
Appena prima del sorgere del sole,
CHATUS, Nebbiolo di montagna, soddisfatto, ritornò sui suoi declivi e continuò a regalarci un Nebbiolo tondo, piacevole e profumato.
La BARBERA, felice come non mai, continuò a conquistare altri spazi, altri terreni e a donarci un vino pieno, gustoso e delizioso.
ALBAROSSA, nuova nata, cominciò il suo percorso e per la sua dimora preferì le solatie colline dell’astigiano, lì prospera e matura esprimendo ed esaltando tutte le qualità ricevute dai nobili genitori.