È corretto invitare persone alla festa di compleanno e poi chiedere loro di pagare il conto o anche un contributo? Si può offrire solo la torta?
Sentiamo il racconto di Fabiana Salsi.
Prima dei 18 anni, cioè prima dì lasciare il mio paese in provincia di Salerno, non mi ero mai posta la domanda perché fino ad allora ho sempre dato per scontato che il festeggiato dovesse sostenere tutte le spese della festa. Forse perché durante l’infanzia e l’adolescenza i compleanni per me sono sempre stati in casa con la torta preparata dalla mamma, qualche bibita, panini e patatine. Poi però tutto è cambiato: i tanti studenti, fuori sede come me, incontrati a Bologna festeggiavano sempre fuori, in pizzeria o al ristorante, chiedendo a ciascuno degli invitati di pagare la propria quota. A Milano, dove vivo ora, non di rado mi capita di rivivere esperienze simili: ricevo inviti a cene di compleanno in cui mi si chiede di pagare il mio conto o solo una parte (perché poi il festeggiato offre il vino o la torta), o ad aperitivi in cui il festeggiato offre solo un bicchiere di bollicine.
Insomma, chi deve pagare al compleanno?
Dobbiamo disturbare il Galateo? Per fare chiarezza ho chiesto a Samuele Briatore, presidente dell’Accademia Italiana di Galateo e coordinatore del Master in Cerimoniale, Galateo ed Eventi Istituzionali alla Sapienza di Roma. Certo, il Galateo è nato ufficialmente nel Cinquecento e, anche se allora festeggiare i compleanni non era un privilegio di tutti, chi lo faceva non badava a spese: “I nostri organizzavano molto spesso delle feste, ed erano loro ad offrire tutto “. così anticipa l’esperto.
Ancora oggi, dice Briatore, la regola resta questa: “LA PERSONA CHE FESTEGGIA E INVITA LE ALTRE PERSONE ALLA PROPRIA FESTA OBBLIGATORIAMENTE DEVE OFFRIRE TUTTO”. Questo però non vuol dire che si debba offrire tanto:”Un compleanno si può festeggiare anche solo con un brindisi e una torta, non conta quanto si offre, conta offrirlo. Vanno benissimo torta e bollicine a casa, non è detto sia necessario andare fuori e obbligare gli ospiti a pagare il conto”
Molti, oggi, sono abituati a feste di compleanno in cui a pagare sono sempre gli invitati. “Se proprio si vuole fare in questo modo, comunque mai troppo gradito, bene sempre specificare le modalità: agli invitati va comunicato in anticipo che si offre solo una consumazione al bar, per esempio, o che a cena si offre il vino. Sconsiglio vivamente dì limitarsi ad offrire il dolce, che arriva alla fine della festa e quindi obbliga gli invitati a pagare tutto ciò che mangiano e bevono prima, prosegue Briatore. “A meno che non sia un’occasione informale, e comunque non legata a un festeggiamento, sconsiglio anche dì invitare persone in casa chiedendo loro di portare qualcosa da mangiare o da bere”.
Discorso a parte meritano le feste a sorpresa, dato che a promuoverle non è la persona che compie gli anni: “ In questo caso la regola generale è che chi organizza la festa, paga. Ma si può anche chiedere ad amici e parenti che si vogliono coinvolgere di partecipare contribuendo alle spese “. Il festeggiato però, ha un obbligo di buona educazione: “ Bisogna sempre ringraziare, e il modo migliore è farlo con un altro invito: un aperitivo, una cena, un’occasione conviviale per ricambiare “.