Storia dell’Amarone della Valpolicella
L’Amarone è uno dei più grandi rossi d’Italia, è prodotto in Valpolicella (prov. Verona), La Valpolicella è da sempre terra di vino e frutta e lì crescono le vigne tipiche che caratterizzano questo vino prodigioso portabandiera dell’enologia italiana. Trattasi di Corvina Veronese, Corvinone, Oseleta, Rondinella e qualche altra uva autoctona meno famosa. Il vino da sempre prodotto era ed è il Valpolicella, è un vino rosso di media struttura e non eccessivamente impegnativo.
Per capire come è nato l’Amarone dobbiamo andare al XIV secolo, ai tempi della Repubblica di Venezia. La Serenissima era infatti una repubblica marinara la cui forza ed egemonia navale nell’Adriatico e nel Mar Mediterraneo Orientale erano motivate dai commerci. Venezia acquistava in Grecia e in Oriente e forniva le grandi città del Nord Europa. Tra i prodotti commercializzati ed estremamente apprezzati dai nobili del Nord Europa c’era il vino dolce prodotto nelle isole greche e nelle zone costiere dell’attuale Turchia. La domanda di vino dolce era tale che i veneziani per soddisfare la richiesta, iniziarono a produrre vino dolce anche sulle coste della Dalmazia e nelle campagne della Valpolicella, già note per la capacità di produrre ottimi vini.
I vignaioli della Valpolicella producevano già il Recioto, passito dolce rosso ottenuto dall’appassimento delle uve su graticci. Così chiamato da “recia” (orecchio), il grappolo della Corvina è alato e gli acini migliori e più ricchi di zuccheri si trovano nelle orecchie. Fin qui tutto normale, il Recioto è prodotto anche ai nostri giorni; ma è proprio dal dolce e morbido Recioto che nasce il nostro grande Amarone.
La leggenda narra che una botte di Recioto, non filtrata adeguatamente dai lieviti, all’alzarsi della temperatura estiva, abbia ripreso naturalmente la fermentazione trasformando in alcol lo zucchero residuo. Quando la botte fu aperta e assaggiata, grande sorpresa, all’assaggio il vino risultava secco, avvolgente ed amaro (non dolce). Era nato l’Amarone. Ancora oggi che l’Amarone viene prodotto consapevolmente e non per errore, sussiste un detto popolare che recita: “un grande Amarone l’è un Recioto scapà”, un grande Amarone è un Recioto sfuggito alle mani del vignaiolo.